La carta, un materiale con una lunga storia nel tempo

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La carta, un materiale con una lunga storia nel tempo

La sua origine risale al 3000 a.C. in Egitto con il papiro, considerato il primo supporto di tipo cartaceo. Dal III sec. a.C. questo fu lentamente sostituito dalla pergamena, molto più resistente grazie alla sua origine non vegetale; era infatti ricavata dalla pelle interna di agnello, tesa fino a diventare una sottile membrana.

 

Per parlare di carta in senso moderno dobbiamo arrivare in Cina nel 105 d.C.: le fonti storiche attribuiscono infatti la sua invenzione a Ts’ai Lun, dignitario della corte imperiale che scopre un procedimento per la sua realizzazione utilizzando brandelli di stoffa, cortecce d’albero e reti da pesca.

 

Per molti secoli la carta è usata esclusivamente in Cina e i segreti della sua invenzione sono custoditi gelosamente. Nell’anno 610 fa la sua comparsa in Giappone per merito del monaco buddista Dam Jing, subisce notevoli migliorie e diventa il prodotto di una vera e propria industria nazionale.

 

Gli arabi scoprono i segreti della lavorazione della carta quando conquistano Samarcanda dove, secondo leggenda, prendono in ostaggio due cartai cinesi ai quali rubano i segreti del mestiere. Se quella cinese era fatta con fibre di gelso e di bambù, gli artigiani di Samarcanda scoprono la possibilità di fabbricarla ancora più sottile, con le fibre della pianta di cotone, molto diffusa nella regione.

 

In Europa la carta giunge solo nell’XI secolo con le invasioni arabe in Sicilia e Spagna. Viene però considerata un materiale di scarsa qualità rispetto alla pergamena, perché l’utilizzo dell’amido di riso attrae gli insetti e rende i fogli di carta poco durevoli.
La storia della carta deve moltissimo ai cartai italiani di Fabriano, cittadina delle Marche dove nel XII secolo inizia ad essere prodotta con l’utilizzo di lino e canapa. Sono introdotte nuove tecniche e importanti innovazioni, tra cui la creazione di diversi formati e la filigranatura dei fogli.

 

Il monopolio della carta italiana continua fino a metà del XIV secolo; nascono poi nuovi stabilimenti prima in Francia e poi in Germania, e nei secoli successivi produrre carta è prerogativa di quasi tutti i paesi europei. Alla fine del Quattrocento, con l’invenzione della stampa a caratteri mobili la carta si afferma come il principale supporto per la diffusione di conoscenze e idee.

 

La produzione industriale inizia nel XIX secolo, con lo stampa di giornali a grande tiratura e dei primi romanzi. Con la messa a punto di nuove tecniche per la lavorazione di fibre vegetali ottenute dagli alberi, il prezzo della carta si abbassa notevolmente e nel giro di pochi anni il materiale diventa un prodotto di largo consumo. Libri e quotidiani sono alla portata di tutti e favoriscono l’alfabetizzazione di massa.

 

Bisognerà aspettare la fine del secolo perché venga destinata anche ad altri usi: nascono la carta igienica, il cartone per imballaggi, la carta per isolamenti elettrici, giocattoli e tanti altri prodotti.

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